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I prerequisiti cognitivi e la Scuola dell’ Infanzia


Sentiamo spesso parlare di prerequisiti cognitivi e della loro influenza sui futuri apprendimenti.

Vediamo cosa sono e perché sono importanti.

I prerequisiti cognitivi sono delle competenze di base, fondamentali per permettere al bambino di acquisire la capacità di leggere, scrivere e il calcolo.

Gli apprendimenti di base, acquisiti generalmente alla Scuola Primaria, lettura, scrittura e calcolo, si fondano su un insieme di prerequisiti cognitivi generali quali la lateralizzazione, la sintesi uditiva, l’orientamento spazio temporale, le capacità attentive e linguistici, come la consapevolezza fonologica, la memoria verbale e le capacità sintattiche.

Queste operazioni preliminari possono essere rinforzate a partire dall’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia, proponendo attività e giochi strutturati che stimolino il bambino a sviluppare le sue competenze cognitive.

Un ruolo fondamentale nell’acquisizione della scrittura e della lettura lo rivestono le abilità linguistiche e metalinguistiche.

In particolare la consapevolezza fonologica ovvero quella capacità metalinguistica che implica una valutazione sulle componenti del linguaggio, la fluidità e l’accuratezza articolatoria, la comprensione dei messaggi verbali e l’arricchimento del lessico, sono competenze fondamentali per l’incontro con la lingua scritta.

Il bambino percepisce, distingue e riproduce i suoni della lingua parlata e in base alle sue competenze fonologiche li converte in segni.

All’entrata della Scuola Primaria, le potenzialità variano da bambino a bambino in base allo sviluppo delle sue competenze di base.

La letteratura sottolinea che i bambini stimolati con giochi e attività finalizzati alla valutazione dei suoni, già alla Scuola dell’Infanzia, acquisteranno più facilmente le competenze fonologiche utili per imparare ad abbinare correttamente il suono con la lettera (corrispondenza tra fonema e grafema).

Per apprendere ad associare correttamente la lettera (grafema) con il suono (fonema), quindi per imparare a leggere e a scrivere in modo adeguato, è fondamentale che il bambino consideri le parole formate da diversi suoni, che possono essere suddivisi in più sillabe e ricomposti, per formare altre parole e che distingua le somiglianze e le differenze.

Molti studi clinici mostrano come i bambini con delle problematiche nel conseguimento dei prerequisiti di base, imparino con difficoltà a leggere e a scrivere.

Si deve tuttavia sottolineare che i bambini hanno tempi di sviluppo e di apprendimento diversi e che un lieve ritardo nell’acquisizione delle competenze base, o la lentezza nel loro apprendimento, non implica necessariamente una compromissione o una mancanza di intelligenza.

Un ritardo significativo a cinque o a sei anni dovrebbe però esortare i genitori e gli educatori a demandare una valutazione a professionisti qualificati.

La valutazione si effettua attraverso una serie di incontri con lo psicologo e con il neuropsichiatra infantile; dopo un colloquio con i genitori e l’osservazione del bambino, si passa alla somministrazione di strumenti standardizzatiti al fine di indagare lo sviluppo psicomotorio, la memoria, l’attenzione, la capacità visuo-spaziale, le abilità di simbolizzazione e l’aspetto emotivo e relazionale del bambino.

Dr.ssa Annalisa Villa

Psicologa, Psicoterapeuta

3498314546

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