Le emozioni contraddistinguono i momenti più significativi della nostra vita, ci segnalano che qualcosa di importante sta accadendo.

Le emozioni possono essere definite delle reazioni a degli stimoli ambientali. Diversamente dai sentimenti che durano più a lungo, le emozioni sono di breve durata.
La loro risposta che coinvolge diversi livelli:
• Psicologico: la percezione di uno stimolo, comporta una valutazione cognitiva che è soggettiva: valutazioni soggettive diverse susciteranno emozioni diverse.
• Fisiologico: attivazione Sistema Nervoso Autonomo responsabile delle modificazioni fisiologiche che si verificano durante la risposta emotiva (es. aumento battito cardiaco, pressione arteriosa ecc…).
• Espressiva, Comunicativa, Relazionale.
Le emozioni primarie o fondamentali:
• Paura
• Sorpresa
• Disgusto
• Rabbia
• Tristezza
• Gioia
Gli autori che più si sono occupati delle emozioni primarie sono Paul Elkam e Frieser già negli anni 70.
Sono chiamate emozioni primarie o fondamentali perché sono innate, quindi presenti dalla nascita e non apprese con l’educazione.
Sono universali in quanto riscontrabili in qualsiasi popolazione; si manifestano nell’espressione del viso, nella postura e nel tono della voce nello stesso modo a prescindere dalla cultura di appartenenza.
Cos’è l’alfabetizzazione emotiva?
L’alfabetizzazione emotiva si è diffusa nelle scuole negli ultimi 15 anni ad opera di Goleman che è l’autore a cui si deve la maggior propagazione. Insegnare l’alfabeto delle emozioni è un processo simile a quello in cui si impara a leggere, poiché comporta la promozione della capacità di leggere e di comprendere le proprie e le altrui emozioni e l’utilizzo di tali abilità, per comprendere se stessi e gli altri.
Perché l’alfabetizzazione emotiva è importante?
I bambini in età prescolare iniziano a scoprire il mondo delle emozioni.
Tale scoperta non avviene in modo semplice e uniforme perché il bambino non ha ancora acquisito la capacità di verbalizzare concetti astratti, per lui diventa faticoso identificare e dare un nome alle sensazioni che lo invadono.
L’analfabetismo emozionale in età prescolare è spesso connesso a comportamenti devianti e a malesseri emozionali e relazionali in età adulta.
La capacità di comprendere e gestire le proprie e le altrui emozioni, è una competenza fondamentale per l’adattamento sociale e relazionale di ogni persona; si tratta inoltre di un’abilità fondamentale che consente di sviluppare strategie di coping e di creare relazioni sociali soddisfacenti.
L’Alfabetizzazione emotiva, dunque mira a promuovere il benessere emotivo-affettivo attraverso l’acquisizione di una buona competenza emotiva che è indispensabile per una favorire una crescita sana ed equilibrata e per relazionarsi in modo costruttivo.
Dr.ssa Annalisa Villa
Psicologa, Psicoterapeuta
3498314546
Pioltello-Mi-
Comentários